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L'origine del nome è da ricercarsi nel paese di Mello, comune non contiguo alla valle, in quanto posizionato circa 20 km più a Ovest, sulla Costiera dei Céch, i cui abitanti (melat) fin dai secoli passati hanno diritto di pascolo in questa valle.La Val di Mello inizia dal paese di San Martino e termina contro il gruppo del monte Disgrazia, precisamente contro la sua anticima o Monte Pioda, anche se la vetta del Monte Disgrazia risulta visibile al di là della cresta spartiacque. Il versante sinistro orografico della val di Mello, che è grossolanamente orientata da ovest a est, risulta quindi esposto a nord e ombroso ed è caratterizzato da valloni brevi e molto ripidi, molto selvaggi e poco frequentati da escursionisti ed arrampicatori. Il versante opposto, in pieno sole, presenta invece alcuni grandi valloni secondari, a partire dalla testata la val Cameraccio, la val Torrone, la val di Zocca, la val Qualido e la val del Ferro, caratterizzati da stupende pareti rocciose, spettacolari circhi morenici e pianori alternati a salti percorsi da cascate. Attualmente i fenomeni glaciali sono molto ridotti all'estremità superiore dei circhi ed i piccoli ghiacciai rimasti, tranne qualche eccezione, sono poco più che nevai perenni. Un famoso sentiero in quota, detto sentiero Roma, proveniente e terminante in valli adiacenti, collega le testate dei grandi valloni secondari con un percorso escursionistico certamente tra i più spettacolari delle alpi. Ma l'aspetto più caratteristico di tutta la valle e delle sue valli laterali è l'enorme estensione delle pareti rocciose che si presentano lisce, chiare e luminose e creano un paesaggio estremamente particolare spingendosi dalle più alte vette, che passano i tremila metri, fino a lambire il fondovalle al di sotto dei mille metri di quota. La natura litologica della zona, in gran parte caratterizzata da una roccia granitoide detta ghiandone, molto compatta ed idonea all'arrampicata, unita appunto all'estensione delle pareti rocciose, fanno della val di Mello una delle destinazioni scelte dagli arrampicatori. La sue caratteristiche la rendono una meta appetibile per escursionisti, alpinisti e amanti della montagna. Nel gennaio 2009 la Regione Lombardia ha riconosciuto la Val di Mello come riserva naturale, divenendo così l'area protetta più vasta della Lombardia. |
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